22.12.2008, 17:19
SONETTO
IN MORTE DI STELIO MARCORAN
Ieri mostrasti a me, Fortuna, e al mondo
11 giovine, e dicesti in tua favella:
Drizza alquanto lo sguardo al verecondo,
Se altra forma esser può sotto la stella.
Mira il volto pensoso, ove giocondo
Sorride il fior di gioventù novella;
Cerca l'anima sua nel suo profondo,
E, se puoi, trova dentro orma non bella.
Mira inconscio a sé intorno a trar tesoro
Di grande amore, e, allo spirar d'un Dio,
Vèr lui chinarsi e bisbigliar l'alloro.
Di tanta speme a te, Fortuna avara,
Solo, e misero molto, un ben degg'io:
Vivea lontano, e non vid'io la bara.
IN MORTE DI STELIO MARCORAN
Ieri mostrasti a me, Fortuna, e al mondo
11 giovine, e dicesti in tua favella:
Drizza alquanto lo sguardo al verecondo,
Se altra forma esser può sotto la stella.
Mira il volto pensoso, ove giocondo
Sorride il fior di gioventù novella;
Cerca l'anima sua nel suo profondo,
E, se puoi, trova dentro orma non bella.
Mira inconscio a sé intorno a trar tesoro
Di grande amore, e, allo spirar d'un Dio,
Vèr lui chinarsi e bisbigliar l'alloro.
Di tanta speme a te, Fortuna avara,
Solo, e misero molto, un ben degg'io:
Vivea lontano, e non vid'io la bara.