22.12.2008, 18:08
LA NATIVITÀ
DEL SIGNORE
A riparar dell' uom la colpa ria
L'aspettato ecco già figlio Divino.
La guancia accesa d'eterno rubino,
Dolce lo stava a contemplar Maria.
Oh ineffabil portento! Egli vagia
Per fare d' ogni lupo un agnellino,
Onde; il mortal più non si pieghi a inchino
Al serpente infernal che lo lambia
Come raggio di sol limpido e dolce,
Che trapassa pel vitreo sereno
Di conca cristallina, e non la molce,
Tal spuntò della verga il divin fiore,
Che forte trasse a riposar sul fieno
II suo da noi mal conosciuto amore.
DEL SIGNORE
A riparar dell' uom la colpa ria
L'aspettato ecco già figlio Divino.
La guancia accesa d'eterno rubino,
Dolce lo stava a contemplar Maria.
Oh ineffabil portento! Egli vagia
Per fare d' ogni lupo un agnellino,
Onde; il mortal più non si pieghi a inchino
Al serpente infernal che lo lambia
Come raggio di sol limpido e dolce,
Che trapassa pel vitreo sereno
Di conca cristallina, e non la molce,
Tal spuntò della verga il divin fiore,
Che forte trasse a riposar sul fieno
II suo da noi mal conosciuto amore.