06.04.2007, 15:35
Quando muovo le luci a mirar voi,
la forma che nel cor m'impresse Amore,
io mi sento aggiacciar dentro e di fuore
al primo lampeggiar de' raggi suoi.
Alle nobil manere affisso poi,
alle rare virtuti, al gran valore,
ragionarmi pian piano odo nel core:
- Quanto hai ben collocato i pensier tuoi! -
Di che l'anima avampa, poi che degna
a tanta impresa par ch'Amor la chiami:
così in un loco or giaccio, or foco regna.
Ma la paura sua gelata insegna
vi pon più spesso, e dice: - Perché l'ami,
che di sì basso amante si disdegna? -
la forma che nel cor m'impresse Amore,
io mi sento aggiacciar dentro e di fuore
al primo lampeggiar de' raggi suoi.
Alle nobil manere affisso poi,
alle rare virtuti, al gran valore,
ragionarmi pian piano odo nel core:
- Quanto hai ben collocato i pensier tuoi! -
Di che l'anima avampa, poi che degna
a tanta impresa par ch'Amor la chiami:
così in un loco or giaccio, or foco regna.
Ma la paura sua gelata insegna
vi pon più spesso, e dice: - Perché l'ami,
che di sì basso amante si disdegna? -