28.09.2007, 12:12
Quanta invidia ti porto, o cuor beato,
che quella man vezzosa or mulce or stringe,
tal che ogni vil durezza da te spinge!
E poi che sì gentil sei diventato,
talora il nome, a cui te ha consegrato
Amore, il bianco dito in te dipinge;
or l'angelico viso informa e finge,
or lieto, or dolcemente perturbato.
Or li amorosi e vaghi suoi pensieri
ad uno ad un la bella man descrive,
or le dolce parole accorte e sante.
O mio bel core, oramai più che speri?
Sol che abbin forza quelle luci dive
di transformarti in rigido adamante.
che quella man vezzosa or mulce or stringe,
tal che ogni vil durezza da te spinge!
E poi che sì gentil sei diventato,
talora il nome, a cui te ha consegrato
Amore, il bianco dito in te dipinge;
or l'angelico viso informa e finge,
or lieto, or dolcemente perturbato.
Or li amorosi e vaghi suoi pensieri
ad uno ad un la bella man descrive,
or le dolce parole accorte e sante.
O mio bel core, oramai più che speri?
Sol che abbin forza quelle luci dive
di transformarti in rigido adamante.