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Rime 166. Ben posson gli occhi mie presso e lontano - ZaunköniG - 20.03.2024 Ben posson gli occhi mie presso e lontano veder dov’apparisce il tuo bel volto; ma dove loro, ai pie’, donna, è ben tolto portar le braccia e l’una e l’altra mano. L’anima, l’intelletto intero e sano per gli occhi ascende più libero e sciolto a l’alta tuo beltà; ma l’ardor molto non dà tal previlegio al corp’umano grave e mortal, sì che mal segue poi, senz’ali ancor, d’un’angioletta il volo, e ’l veder sol pur se ne gloria e loda. Deh, se tu puo’ nel ciel quante tra noi, fa’ del mie corpo tutto un occhio solo; né fie poi parte in me che non ti goda. |