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Maiano, Dante Da: a diversi rimatori - ZaunköniG - 06.04.2007 Dante Da Maiano a diversi rimatori Provedi, saggio, ad esta visione, e per mercé ne trai vera sentenza. Dico: una donna di bella fazone, di cu’ el meo cor gradir molto s’agenza, mi fé d’una ghirlanda donagione, verde, fronzuta, con bella accoglienza: appresso mi trovai per vestigione camicia di suo dosso, a mia parvenza. Allor di tanto, amico, mi francai, che dolcemente presila abbracciare: non sì contese, ma ridea la bella. Così ridendo, molto la baciai: del più non dico, ché mi fè giurare. E morta, ch’è mia madre, era con ella. Dante Alighieri a Dante Da Maiano Savete giudicar vostra ragione, o om che pregio di saver portate; per che, vitando aver con voi quistion, com so rispondo a le parole ornate. Disio verace, u’ rado fin si pone, che mosse di valore o di bieltate, imagina l’amica oppinïone significasse il don che pria narrate. Lo vestimento, aggiate vera spene che fia, da lei cui desiate, amore; e ‘n ciò provide vostro spirto bene: dico, pensando l’ovra sua d’allore. La figura che già morta sorvene è la fermezza ch’averà nel core. |