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Normale Version: Sonetto 045 - Alzata al Ciel da quel solingo e raro
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Alzata al Ciel da quel solingo e raro
Pensier, che sopra il corso uman mi spinge
Veder mi parve il volto, che depinge
Amor al cor, ma più splendente e chiaro.

E di veder sopra quei cerchi imparo,
Come un solo voler li muove e cinge,
Come una sola mano allarga e stringe
Quanto piove fra noi di dolce e amaro.

L’ intelletto tra ’l lume, e le parole
D’ un’ alta meraviglia sopragiunto,
Fiso nel mio, non scorse il maggior Sole:

Perchè già al fin del desiderio giunto,
Non sofferse la gloria, onde mi duole,
Che ’l giunger, e ’l sparir fosse in un punto.