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Normale Version: Sonetto 016 - Come non depos’ io la mortal salma
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Come non depos’ io la mortal salma
  Al miglior tempo? da chi fu impedita,
  Per non volar in quella eterna vita
  L’ alma al partir dell’ altra mia ver’ alma?

Con la sua bella scorta altiera ed alma
  Nascosi gli error miei nell’ infinita
  Sua gloria, e seco all’ altra strada unita
  Aria col merto suo ben ricca palma;

Che qua giù lieta, e poi là su beata
  Soavemente dal mondo disciolta
  Coi raggi del mio Sol tutta coverta,

Al dubbio passo er’ io da lui guidata
  In terra, e ’n Ciel nel suo lume raccolta;
  Ma tanto ben appena il pensier merta.