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Normale Version: Sonetto 014 - Mentre il pensier dall’ altre Cure sciolto
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Mentre il pensier dall’ altre Cure sciolto
  Con l’ alma del comun danno si lagna,
  Sì largo pianto il tristo sen mi bagna,
  Che forma un fonte il vivo umor raccolto.

Ed ivi insieme il mio col suo bel volto
  Scorge l’ occhio e ’l pensier; onde ristagna
  Il piacer nuovo, e ’l pianto mi scompagna
  Dal ben, che quasi il mal avea già tolto.

La grata vista il lagrimar affrena,
  E rimangon sì caldi i miei sospiri,
  Ch’ asciugan del già scorso pianto l’ onde.

Se ciò non fusse, per la dolce vena
  Delle lagrime mie, gli alti desiri
  Avrian le stelle avverse quì seconde.