Sonett-Forum

Normale Version: Rime 105. Non vider gli occhi miei cosa mortale
Du siehst gerade eine vereinfachte Darstellung unserer Inhalte. Normale Ansicht mit richtiger Formatierung.
Non vider gli occhi miei cosa mortale
allor che ne’ bei vostri intera pace
trovai, ma dentro, ov’ogni mal dispiace,
chi d’amor l’alma a sé simil m’assale;

  e se creata a Dio non fusse equale,
altro che ’l bel di fuor, c’agli occhi piace,
più non vorria; ma perch’è sì fallace,
trascende nella forma universale.

  Io dico c’a chi vive quel che muore
quetar non può disir; né par s’aspetti
l’eterno al tempo, ove altri cangia il pelo.

  Voglia sfrenata el senso è, non amore,
che l’alma uccide; e ’l nostro fa perfetti
gli amici qui, ma più per morte in cielo.