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Normale Version: Rime 082. Non posso altra figura immaginarmi
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Non posso altra figura immaginarmi
o di nud’ombra o di terrestre spoglia,
col più alto pensier, tal che mie voglia
contra la tuo beltà di quella s’armi.

  Ché da te mosso, tanto scender parmi,
c’Amor d’ogni valor mi priva e spoglia,
ond’a pensar di minuir mie doglia,
duplicando, la morte viene a darmi.

  Però non val che più sproni mie fuga,
doppiando ’l corso alla beltà nemica,
ché ’l men dal più veloce non si scosta.

  Amor con le sue man gli occhi m’asciuga,
promettendomi cara ogni fatica;
ché vile esser non può chi tanto costa.