27.09.2012, 16:19
Le braccia di pietà, ch’io veggio ancora
aperte sovra il tronco, ove salisti
a darmi eterna vita, e ‘l ciel m’apristi
per vie spinose ed erte, anzi ch’io mora
porgimi, Signor mio, ch’io sento l’ora
de l’ultima partita, e i pensier tristi
avvicinarsi, e tua mercé racquisti
quest’alma il nido vero, onde uscì fora.
Squarciato è ‘l vel, che tolse a gli occhi interni
e a questi il camin del porto vero
e li coprì di tenebre e di doglia.
Ne l’alma e ricca casa, u’ sono eterni
gli alti tesori, or ch’è nudo e sincero,
la tua bontade il mio miglior accoglia
aperte sovra il tronco, ove salisti
a darmi eterna vita, e ‘l ciel m’apristi
per vie spinose ed erte, anzi ch’io mora
porgimi, Signor mio, ch’io sento l’ora
de l’ultima partita, e i pensier tristi
avvicinarsi, e tua mercé racquisti
quest’alma il nido vero, onde uscì fora.
Squarciato è ‘l vel, che tolse a gli occhi interni
e a questi il camin del porto vero
e li coprì di tenebre e di doglia.
Ne l’alma e ricca casa, u’ sono eterni
gli alti tesori, or ch’è nudo e sincero,
la tua bontade il mio miglior accoglia