27.09.2012, 15:47
Curi le paci sue chi vede Marte
gli altrui campi inondar torbido insano,
e chi sdruscita navicella invano
vede talor mover governo e sarte,
ami, Marmitta, il porto. Iniqua parte
elegge ben chi il ciel chiaro e sovrano
lassa, e gli abissi prende: ahi cieco umano
desir, che mal da terra si diparte!
Quando in questo caduco manto e frale,
cui tosto Atropo squarcia e no ‘l ricuce
giamai, altro che notte ebbe uom mortale?
Procuriam dunque omai celeste luce,
ché poco a chiari farne Apollo vale,
lo qual sì puro in voi splende e riluce
gli altrui campi inondar torbido insano,
e chi sdruscita navicella invano
vede talor mover governo e sarte,
ami, Marmitta, il porto. Iniqua parte
elegge ben chi il ciel chiaro e sovrano
lassa, e gli abissi prende: ahi cieco umano
desir, che mal da terra si diparte!
Quando in questo caduco manto e frale,
cui tosto Atropo squarcia e no ‘l ricuce
giamai, altro che notte ebbe uom mortale?
Procuriam dunque omai celeste luce,
ché poco a chiari farne Apollo vale,
lo qual sì puro in voi splende e riluce