Sonett-Forum

Normale Version: Ben mi scorgea quel dì crudele stella
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Ben mi scorgea quel dì crudele stella
e di dolor ministra e di martìri,
quando fur prima vòlti i miei sospiri
a pregar alma sì selvaggia e fella.

O tempestosa, o torbida procella,
che ‘n mar sì crudo la mia vita giri!
donna amo io ch’Amor odia e suoi desiri,
che sdegno e feritate onore appella.

Qual dura quercia in selva antica, od elce
frondosa in alto monte, ad amar fôra,
o l’onda che Caribdi assorbe e mesce,

tal provo io lei, che più s’impetra ogniora
quanto io più piango, come alpestra selce
che per vento e per pioggia asprezza cresce