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Normale Version: Or piagni in negra vesta, orba e dolente
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Or piagni in negra vesta, orba e dolente
Venezia, poi che tolto ha Morte avara
dal bel tesoro, onde ricca eri e chiara,
sì preziosa gemma e sì lucente.

Ne la tua magna, illustre, inclita gente,
che sola Italia tutta orna e rischiara,
era alma a Dio diletta, a Febo cara,
d’onor amica e ‘n bene oprar ardente.

Questa, angel novo fatta, al ciel sen vola,
suo proprio albergo, e ‘mpoverita e scema
del suo pregio sovran la terra lassa.

Bene ha, Quirino, ond’ella plori e gema
la patria vostra, or tenebrosa e sola,
e del nobil suo Bembo ignuda e cassa.