27.09.2012, 15:38
Ben veggo io, Tiziano, in forme nove
l’idolo mio, che i begli occhi apre e gira
in vostre vive carte, e parla e spira
veracemente, e i dolci membri move;
e piacemi che ‘l cor doppio ritrove
il suo conforto, ove talor sospira,
e mentre che l’un volto e l’altro mira,
brama il vero trovar, né sa ben dove.
Ma io come potrò l’interna parte
formar giamai di questa altera imago,
oscuro fabro a sì chiara opra eletto?
Tu Febo (poi ch’Amor men rende vago),
reggi il mio stil, che tanto alto subietto
fia somma gloria a la tua nobil arte
l’idolo mio, che i begli occhi apre e gira
in vostre vive carte, e parla e spira
veracemente, e i dolci membri move;
e piacemi che ‘l cor doppio ritrove
il suo conforto, ove talor sospira,
e mentre che l’un volto e l’altro mira,
brama il vero trovar, né sa ben dove.
Ma io come potrò l’interna parte
formar giamai di questa altera imago,
oscuro fabro a sì chiara opra eletto?
Tu Febo (poi ch’Amor men rende vago),
reggi il mio stil, che tanto alto subietto
fia somma gloria a la tua nobil arte