Sonett-Forum

Normale Version: Sotto ‘l gran fascio de’ miei primi danni
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Sotto ‘l gran fascio de’ miei primi danni,
Amor, di cui piangendo ancor son roco,
è per sé ‘l cor oppresso, e non v’han loco
lacrime e sospir novi, o freschi affanni.

E tu pur mi richiami, e ricondanni
a l’aspre lutte del tuo crudo gioco,
là ‘v’io ricaggia, e par ch’a poco a poco
di mio stesso voler mi sforzi e ‘nganni.

Ma s’io sommetto a novo incarco l’alma
debile e vinta, e poi l’affligga il pondo,
che fia mia scusa? o chi n’avrà pietade?

Pur così stanco, e sotto doppia salma,
di seguir te per le tue dure strade
m’invoglia il desir mio, ned io l’ascondo.