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Normale Version: Né quale ingegno è ‘n voi colto e ferace
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Né quale ingegno è ‘n voi colto e ferace,
Cosmo, né scorto in nobil arte il vero,
né retto con virtù tranquillo impero,
né loda, né valor sommo e verace;

né altro mai, cheunque più ne piace,
empieo sì di dolcezza uman pensero,
com’al regno d’Amor turbato e fero
di bella donna amata or pieta or pace.

Ciò con tutto ‘l mio cor vo cercand’io
da lei, ch’è sovr’ogni altra amata e bella,
ma fin qui, lasso me, guerrera e cruda.

Null’altro è di ch’io pensi: ella m’aprìo
con dolci piaghe acerbe il fianco, ed ella
vien che m’uccida, o pur le sani e chiuda