Sonett-Forum

Normale Version: Sperando, Amor, da te salute invano
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Sperando, Amor, da te salute invano,
molti anni tristi e poche ore serene
vissi di falsa gioia e nuda spene,
contrario nudrimento al cor non sano.

Per ricovrarmi, e fuor de la tua mano
viver lieto il mio tempo e fuor di pene,
or che tanta dal ciel luce mi vène,
quant’io posso da te fuggo lontano:

e fo come augellin, campato il visco,
che fugge ratto a i più nascosti rami
e sbigottisce del passato risco.

Ben sento i’ te che ‘ndietro mi richiami:
ma quel Signor, ch’i’ lodo e reverisco,
omai vuol che lui solo e me stesso ami