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Normale Version: SONETTO IN LODE D'UN FABBRICATORE D'ORGANI
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SONETTO
IN LODE D'UN FABBRICATORE D'ORGANI

Te appena Urania vide allorché, pria
Del lavor, protendevi a lei l'amplesso,
Dai raggi immensi, ov'ella ha trono, uscia
A traverso del puro ampio convesso.

Gareggiavan di luce e d'armonia
Le stelle, al noto della Diva incesso,
E il più sublime armonizzar, che udia,
Nella molle accoglieva anima impresso.

Indi a te scesa la sovrana Dea
Col bacio ambrosio all'alma ti scolpio
L'archetipa degli astri eterna idea:

E tu il grave formasti organo, e ascende
Tale il concento maestoso a Dio,
Che ogn'astro ascolta e l'armonia sospende.