22.12.2008, 18:00
A SAN DIONISIO
(Sonetto Improvvisato nel tempo dei terremoti, successi in Zante nel dicembre 1820 e gennaio 1821).
O Dionisio, che, augusta anima pura
Tieni di cantade i primi seggi,
Questa isoletta misera proteggi
Onde non la colpisca altra sciagura.
Popolata di pianti e di paura
Vedi ogni casa ed ogni via: sorreggi
La nostra mente, perché non vaneggi
Nel timor che si solva la natura.
Deh! tu t' accosta dell' eterno al trono
E lo prega onde l' isola non resti
Dell' ultima rovina in abbandono.
E se nulla risponde il tuo Signore,
Gli rammenta l' asilo che tu desti
Del tuo fratello al barbaro uccisore
(Sonetto Improvvisato nel tempo dei terremoti, successi in Zante nel dicembre 1820 e gennaio 1821).
O Dionisio, che, augusta anima pura
Tieni di cantade i primi seggi,
Questa isoletta misera proteggi
Onde non la colpisca altra sciagura.
Popolata di pianti e di paura
Vedi ogni casa ed ogni via: sorreggi
La nostra mente, perché non vaneggi
Nel timor che si solva la natura.
Deh! tu t' accosta dell' eterno al trono
E lo prega onde l' isola non resti
Dell' ultima rovina in abbandono.
E se nulla risponde il tuo Signore,
Gli rammenta l' asilo che tu desti
Del tuo fratello al barbaro uccisore