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Normale Version: L'arbor ch'al viver prisco porse aita,
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L'arbor ch'al viver prisco porse aita,
poi si converse a miglior tempo in oro,
or s'ha produtto un sì soave alloro
che la fragranza in fino al ciel n'è gita.

O fra' mortali e fra li dèi gradita
felice pianta! O vivo e bel tesoro!
Per te s'alunga il seme di coloro
che per cosa divina il mondo adita.

Quinci i rami gentil, quinci i rampolli
ch'empion di gloria e di trionfo il mondo,
e fan Roma superba e li suoi colli.

Godi, sacra colonna, e scorgi a tondo:
alta sei d'ogni parte e senza crolli,
né del tuo stato mai fu il più giocondo.