Sonett-Forum

Normale Version: Voi che per simiglianza amate' cani,
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Voi che per simiglianza amate' cani,
tanto ch'altrui non ne fareste un dono,
cari amici me, eo vi perdono
s'un non ve potei trar da le mani;

e non è meraviglia se fôr vani
i pregi mei, ché sventurati sono,
ch'io non sepi mai far un sì bono,
che quel ch'eo voglio più non si lontani.

Forse mi fece mia chesta falare
vostro difeto, o ver la mia sagura,
che più mi piaceria per voi scusare.

Sempre mi possa mia don[n]a star scura
(ché maggior sacramento non so fare),
se cotal fallo non vi va ad usura.