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Normale Version: A GUIDO CAVALCANTI
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A GUIDO CAVALCANTI

Qua' son le cose vostre ch'io vi tolgo,
Guido, che fate di me sì vil ladro?
Certo bel motto volentier ricolgo:
ma funne vostro mai nessun leggiadro?

Guardate ben, chéd ogni carta volgo:
se dite il vero, i' non sarò bugiadro.
Queste cosette mie, dov' io le sciolgo,
ben le sa Amor, innanzi a cui le squadro.

Ciò è palese, ch'io non sono artista,
né cuopro mia ignoranza con disdegno,
ancor che 'l mondo guardi pur la vista;

ma sono un uom cotal di basso 'ngegno
che vo piangendo, tant' ho l'alma trista,
per un cor, lasso, ch'è fuor d'esto regno.