Sonett-Forum

Normale Version: Dovunque eo vo o vegno o volgo o giro,
Du siehst gerade eine vereinfachte Darstellung unserer Inhalte. Normale Ansicht mit richtiger Formatierung.
Dovunque eo vo o vegno o volgo o giro,
a voi son, donna mia, tuttor davanti,
e s'eo co·gli occhi altrove guardo o miro,
lo cor non v'è, poi ch'io faccio i sembianti.

E spesse volte sì forte sospiro
che par che 'l cor dal corpo mi si schianti:
alor piango e lamento, e non m'adiro,
ma li mei occhi bagno tutti quanti;

e dolzemente faccio mio cordoglio,
tuttor, mia donna, a voi merzé chiamando
umilemente più quant'eo più doglio.

Durar non posso più disiderando;
non aggio di voi quello ch'aver soglio:
morrò per voi piangendo e sospirando.