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Normale Version: 352 Spirto felice che sí dolcemente
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Spirto felice che sí dolcemente
volgei quelli occhi, piú chiari che 'l sole,
et formavi i sospiri et le parole,
vive ch'anchor mi sonan ne la mente:
già ti vid'io, d'onesto foco ardente,
mover i pie' fra l'erbe et le vïole,
non come donna, ma com'angel sòle,
di quella ch'or m'è piú che mai presente;
la qual tu poi, tornando al tuo fattore,
lasciasti in terra, et quel soave velo
che per alto destin ti venne in sorte.
Nel tuo partir, partí nel mondo Amore
et Cortesia, e 'l sol cadde del cielo,
et dolce incominciò farsi la morte.