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Normale Version: 314 Mente mia, che presaga de' tuoi damni,
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Mente mia, che presaga de' tuoi damni,
al tempo lieto già pensosa et trista,
sí 'ntentamente ne l'amata vista
requie cercavi de' futuri affanni,
agli atti, a le parole, al viso, ai panni,
a la nova pietà con dolor mista,
potêi ben dir, se del tutto eri avista:
Questo è l'ultimo dí de' miei dolci anni.
Qual dolcezza fu quella, o misera alma!
come ardavamo in quel punto ch'i' vidi
gli occhi i quai non devea riveder mai,
quando a lor come a' duo amici piú fidi
partendo in guardia la piú nobil salma,
i miei cari penseri e 'l cor, lasciai!