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Normale Version: Cino Da Pistoia al Marchese Moroello Malaspina
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Cino Da Pistoia al Marchese Moroello Malaspina

Cercando di trovar minera in oro
di quel valor cui gentilezza inchina,
punto m’ha ‘l cor, marchese, mala spina
in guisa che, versando il sangue, i’ moro.

E più per quel ched i’ non trovo ploro
che per la vita natural che fina:
cotal pianeta, lasso, mi destina
che dov’io perdo volentier dimoro.

E più le pene mie vi farie conte,
se non ched i’ non vo che troppa gioia
vo’ concepiate di ciò che m’è noia.

Ben poria il mio segnor, anzi ch’io moia,
far convertir in oro duro monte,
c’ha fatto già di marmo nascer fonte.



Dante a Cino

Degno fa voi trovare ogni tesoro
la voce vostra sì dolce e latina,
ma volgibile cor ven disvicina,
ove stecco d’Amor mai non fé foro.

Io, che trafitto sono in ogni poro
del prun che con sospir’ si medicina,
pur trovo la minera in cui s’affina
quella virtù per cui mi discoloro.

Non è colpa del sol se l’orba fronte
nol vede quando scende e quando poia,
a de la condizion malvagia e croia.

S’i’ vi vedesse uscir de gli occhi ploia
per prova fare a le parole conte,
non mi porreste di sospetto in ponte.